La Biblioteca Comunale di Sarroch in collaborazione con l'Istituto Comprensivo e il Teatro Laboratorio Alkestis organizzano uno spettacolo teatrale ''Per filo e per segno'' rivolto agli alunni delle classi III° - IV° - V° della Scuola Primaria.

Per Filo e per Segno, scritto da Andrea Meloni e liberamente ispirato alla fiaba cucita di Maria Lai ''Tenendo per mano l'ombra'', coniuga lo spessore dell'artista sarda, all'incontro umano e professionale con lo scrittore Salvatore Cambosu, che con la raccolta ''Miele Amaro'' ha saputo recuperare i miti e le leggende della tradizione e dell'identità sarda. In particolare Per Filo e per Segno, tratta il tema della diversità, dimensione identitaria peculiare dell'artista e di chiunque si riconosca nei valori derivanti da una tradizione e proiettati verso lo sviluppo della stessa. 'Tenendo per mano l'ombra' racconta di un essere umano bambino che entra nel mondo, dove l'incanto finisce presto, e cominciano ad apparire grovigli che si annodano e si attorcigliano, le prime ansie e paure che paralizzano: le ombre, dapprima rade e leggere, crescono e si deformano, si addensano e si concentrano in un unico ammasso invadente. Ma l'ombra, emanazione di se stessi, può riservare delle sorprese… (Giuseppina Cuccu)

Tenendo per mano l'ombra è una fiaba senza parole o un'opera artistica che racconta attraverso figure essenziali realizzate con filo da cucito e scampoli di tessuto simile ai grembiuli che indossano i bimbi dei giardini d'infanzia. Come un flusso ci conduce a qualche particolare, ove il potere evocativo del segno risveglia il nostro immaginario; è allora che lo sguardo incantato si fa testimone di rivelazioni. Se ascoltando una fiaba ci capita d'immaginare i dettagli non detti, osservando un'opera d'arte diventiamo creatori di racconti mai sentiti.

Lo spettacolo teatrale ''Per filo e per segno'' si terrà nei giorni martedì 11 e mercoledì 12 dicembre 2018 presso la Biblioteca Comunale in Via Cagliari n. 59 - Sarroch.

Giocavo con grande serietà e a un certo punto i miei giochi gli hanno chiamati ''arte'' (Maria Lai)